“Ridurre gli sprechi” è un mantra trasversale a tutti i settori e a tutti i mercati, e per diverse ragioni.
A tutti gli effetti, è un tema che si associa ai concetti di sostenibilità, efficienza e credibilità agli occhi di clienti che sono sempre più attenti, e che tocca imprese, operatori e stakeholder del settore. In questo scenario, la gestione intelligente delle risorse si trasforma in un vero vantaggio competitivo.
In questo articolo raccontiamo il nostro approccio.
Da buona pratica a necessità
Nel settore del cleaning professionale, la riduzione degli sprechi non è più solo una buona pratica: è diventata una necessità.
Il contesto ambientale impone infatti un cambio di rotta: secondo i dati ISPRA, in Italia ogni anno vengono prodotti oltre 30 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, una parte dei quali è riconducibile anche alle attività di manutenzione e pulizia. In questo scenario, l’efficienza nell’uso di prodotti chimici, acqua, plastica monouso e materiali di consumo diventa una leva concreta per ridurre l’impatto ambientale.
Ma c’è anche un fattore economico sempre più rilevante: ottimizzare le risorse significa contenere i costi operativi, migliorare i margini e offrire un servizio più competitivo. A questo si aggiungono spinte normative, sia a livello europeo (come le direttive Green Public Procurement) che nazionale, che promuovono la sostenibilità come criterio di selezione nei bandi e nei contratti.
Quindi: quali cambiamenti abbiamo fatto?
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Ottimizzazione dell’uso di prodotti e materiali
Una delle strategie più efficaci – per quanto scontata – è stata l’ottimizzazione dell’uso di prodotti e materiali.
- Un primo passo è stato il controllo dell’overdosing, ovvero l’uso eccessivo di detergenti e disinfettanti: dosare correttamente i prodotti non solo ci ha permesso di evitare sprechi, ma ha garantito anche una pulizia più efficace. In questo senso, l’adozione di sistemi di dosaggio automatico e la formazione degli operatori si sono rivelati strumenti indispensabili.
- Per quanto riguarda la scelta dei prodotti, ci siamo orientati verso soluzioni concentrate, multiuso o certificate Ecolabel, che riducono l’impatto ambientale e consentono di ottenere risultati migliori con minori quantità.
- Anche la pianificazione degli approvvigionamenti ha un ruolo chiave: monitorare i consumi reali, evitare stock eccessivi o obsolescenze, centralizzare gli acquisti e definire scorte minime aiuta a garantire continuità nel servizio, riducendo al tempo stesso rifiuti e costi.
Formazione del personale: la prima leva per l’efficienza
Più ancora della scelta e gestione dei prodotti, a fare la differenza è la formazione del personale.
Degli operatori ben formati sanno come utilizzare prodotti, strumenti e attrezzature in modo corretto, evitando gli errori che possono causare sprechi, danneggiare superfici o compromettere il risultato finale.
Uno degli aspetti più determinanti, in questo scenario, è l’uso consapevole delle attrezzature. La mancanza di formazione può portare a un sovradosaggio dei detergenti, a un uso eccessivo di consumabili come panni o carta o alla sostituzione prematura di attrezzature ancora efficaci. Una parte integrante della formazione, ad esempio, insegna ai nuovi dipendenti a riconoscere quando un materiale può essere ancora riutilizzato in sicurezza.
La formazione continua, inoltre, contribuisce a responsabilizzare gli operatori, che comprendono il valore del proprio lavoro all’interno di un processo più ampio e strategico: un team consapevole è anche più attento al rispetto dei protocolli, più veloce nelle operazioni e più capace di adattarsi a contesti differenti.
Digitalizzazione e monitoraggio
Oltre ad applicare strategie per ottimizzare il consumo di risorse, ci siamo accorti dell’importanza di attivare un sistema per monitorare l’efficacia di queste strategie.
L’adozione di software e app ci ha consentito di raccogliere dati in tempo reale sulle attività svolte, sui consumi di prodotti e materiali e sull’uso delle attrezzature.
Attraverso sistemi di tracciamento digitalizzato, abbiamo iniziato a monitorare ogni intervento, verificando la durata, la frequenza e le quantità di risorse impiegate: questo approccio ci permette di individuare punti critici o anomalie nei consumi, agendo tempestivamente per correggere inefficienze, evitare sprechi e migliorare l’organizzazione del lavoro.
Le app dedicate consentono anche agli operatori di registrare facilmente le attività svolte, mentre i responsabili possono accedere a dashboard intuitive per analizzare performance, confrontare dati storici e ottimizzare la pianificazione.
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Etica e strategia
Ci siamo accorti presto che una gestione efficiente delle risorse porta benefici concreti su più livelli.
Ridurre gli sprechi significa contenere i costi operativi, ottimizzando l’uso di prodotti, materiali e manodopera. Al tempo stesso, si abbassa l’impatto ambientale, grazie a un consumo più consapevole e sostenibile. Infine, un’organizzazione attenta e strutturata migliora la qualità percepita del servizio, rafforzando l’immagine dell’azienda presso clienti e stakeholder.
Investire in efficienza, formazione e tecnologie intelligenti non è solo una scelta etica, ma anche una leva strategica per la competitività, capace di generare valore in ogni ambito operativo.
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